Consumare tante calorie significa dimagrire? Ma è davvero così utile e desiderabile consumare tante calorie?
Ne abbiamo parlato con i nostri preparatori. Guardate cosa ci hanno detto…
Sempre più spesso si trovano in rete allenamenti che promettono di bruciare tante calorie, come se bruciare tante calorie fosse una cosa buona di per sè. Ma non è così che stanno le cose.
Partiamo dal principio: l’uomo si è evoluto nel senso di cercare di bruciare meno calorie possibile. Non è stata una scelta ma un’esigenza legata alla sopravvivenza. L’homo Sapiens aveva il cervello più grande del nostro ma il un cervello così grande consumava tantissime calorie, difficili da mettere insieme con radici e cose simili. Così il cervello si è rimpicciolito. Ancora oggi le cose non sono diverse. Quando ci fermiamo per un periodo di tempo, assistiamo a un downgrade della nostra muscolatura perché i muscoli consumano calorie!
Quindi: perché dovrebbe essere una cosa buona bruciare tante calorie quando il nostro organismo fa di tutto per tenersele strette? Anzi, quando può se le mette addirittura via!?!
Gli slogan sensazionalistici basati sulle calorie giocano su un luogo comune dell’immaginario collettivo che però non è del tutto esatto: bruciare calorie significa dimagrire. Ci sono due errori in questo modo di pensare: bruciare calorie non significa bruciare grasso e perdere peso non significa perdere grasso. Il bello è che perdere grasso è la cosa più semplice da fare! Per capire bene questo concetto potete leggere l’articolo che ne parla.
Il consumo di calorie è composto da vari fattori che possono essere di natura strutturale (le masse muscolari attive), di natura endocrinologica (ad esempio lo stress), ecc. Semplificando, il nostro corpo funziona principalmente a glicogeno (zuccheri per intenderci, gli odiati zuccheri…).
- I sistemi energetici che utilizza il corpo umano sono tre:
Anaerobico alattacico (senza la formazione di acido lattico) - Aerobico
- Anaerobico lattacido (con la formazione di acido lattico)
I tre sistemi energetici sono sempre tutti e tre in funzione ma, a seconda del variare di una cosa che ora vi svelerò, avremo la prevalenza di uno sugli altri! Cos’è che modifica questa prevalenza? La frequenza cardiaca!
Detto questo, per consumare tante calorie (ripeto: perché uno dovrebbe desiderare di consumare tante calorie?!?) c’è bisogno di muscoli grandi e forti, e frequenze cardiache importanti.
Un cuore piccolo e debole batterà molto di più di un cuore grande e forte per cercare di farvi sopportare lo stesso sforzo (cosa che non potrà fare comunque). Ma una frequenza cardiaca alta sbilancia il sistema energetico da aerobico (che consuma principalmente glicogeno, ossigeno e grassi) a uno anaerobico lattacido (che usa pochi grassi, molto glicogeno e sempre meno ossigeno). Lo sbilanciamento ha un costo che si chiama acido lattico. Questa sostanza di “scarto” (che scarto non è, anzi…), attraverso un complicato sistema fisiologico, viene smaltito immediatamente (e in parte riutilizzato) perché essa è in grado di bloccare la contrazione muscolare o renderla incontrollabile (i famigerati crampi). Quando un organismo non riesce a smaltire appieno il lattato sono guai, cosa più probabile cercando di consumare più calorie. In un’ottica di sopravvivenza (sto per essere mangiato da un leone: devo scappare!) doversi fermare con i crampi potrebbe non essere una buona cosa ahahaha.
Tornado alla nostra domanda iniziale: il consumo di calorie equivale dimagrire? Consumate tante calorie è una cosa buona? Perdere peso è sempre una cosa auspicabile? La risposta è no.
Quindi il consiglio che posso dare è quello di avere chiaro in mente quale sia l’obiettivo che volete raggiungere ( “consumare calorie” a caso non credo sia un obiettivo desiderabile) e organizzare i vostri allenamenti in modo sensato facendo una buona periodizzazione.
Un piccolo inciso: le proteine non hanno funzione energetica ma plastica. Significa che non possono essere adoperate ai fini energetici, quindi per ricomporre l’ATP (non sto qui ad annoiarvi spiegando il funzionamento del ciclo di Krebs). Quando succede, perché, il nostro organismo ha la facoltà di farlo in determinate condizioni, le conseguenze non sono piacevoli. Quella più grave risiede nei residui azotati conseguenti le reazioni chimiche che riformano l’ATP. I residui azotati devono essere smaltiti tramite il filtraggio del sangue, compito dei reni. Ma i reni faticano non poco con queste sostanze di scarto e, a lungo andare, si infiammano e possono subire anche danni importanti, direi addirittura irreversibili. Voglio ricordare che un atleta (non una persona sedentaria) può arrivare a assumere con la dieta fino a 1.8 – 2 g di proteine per chilo di peso corporeo. Significa che se pesate 70 Kg e state facendo un periodo di preparazione di forza, potrete arrivare a inserire nella vostra dieta fino a 140 g di proteine, sapendo che difficilmente ne avrete bisogno perché la normalità è di assumerne circa 1.2 grammi. E vi assicuro che assumere 140g di proteine non è affatto facile, a meno che non ricorriate all’integrazione. Ma qui si apre un altro annoso capitolo che non tratterò in questa sede.
Se avete bisogno di una consulenza con i nostri preparatori atletici o con i nostri nutrizionisti a Roma e a Firenze potete usare i form in basso.
Bibliografia:
Howley, E., Don Frans B,. Manuale dell’istruttore di fitness, Calzetti Mariucci
Elav, dispense personal trainer european certification
Pizzichillo G., Tesi di laurea in scienze motorie metodologia dell’allenamento – L’importanza dei test e dell’allenamento funzionale nello sport
Mango P., Teorie e metodologie dell’allenamento, Università Pegaso Napoli – Scienze motorie
Sangiorgio A. Metodi e didattiche degli sport, Università Pegaso Napoli – Scienze motorie
Potrebbe eanche interessarti questo articolo: